SELF CAR
SOCHIL CHIMICA S.R.L. – VIALE 1° MAGGIO ZONA ART. RIPOLI – 64023 MOSCIANO SANT’ANGELO (TE) – Tel.
0858071888 – Fax 0858071530 – www.sochilchimica.it – info@sochilchimica.it
REV. 1 – 23 aprile 2013 SELF CAR
DESCRIZIONE: PRELAVAGGIO MONOCOMPONENTE SCHIUMOGENO SENZA
COLORANTI
SELF CAR è un prodotto formulato con una specifica miscela di tensioattivi, sequestranti organici
e sali alcalini specifico per portale e piste self.
Ha i seguenti vantaggi: è AUTOLUCIDANTE, ad ALTA CONCENTRAZIONE e forma una schiuma
corposa e compatta.
SETTORI D’APPLICAZIONE:
AUTOLAVAGGI
CARATTERISTICHE CHIMICO FISICHE:
SPECIFICHE: VALORE RICHIESTO
pH >12
Colore PAGLIERINO Peso Specifico 1150±20 g/L
Stato Fisico LIQUIDO
DOSAGGI – MODALITA’ D’USO:
NEBULIZZATORE: Utilizzare il prodotto diluito 1: 45, erogare la soluzione sulla
superficie dell’auto e risciacquare.
DOSATRON: Utilizzare il prodotto diluito al 2-3%
IMPIANTI SPAZZOLA: Utilizzare il prodotto diluito all’1%.
PRECAUZIONI: Consultare la scheda di sicurezza.
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Scheda di Dati di Sicurezza
SEZIONE 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
1.1. Identificatore del prodotto
Codice: BF2104
Denominazione SELF CAR
1.2. Pertinenti usi identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Descrizione/Utilizzo DETERGENTE PER LAVAGGI SELF.
Usi Identificati Industriali Professionali Consumo
Car wash product; Semi-Automatic process – –
Car wash product; Spray and rinse process – –
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Ragione Sociale SOCHIL CHIMICA SRL
Indirizzo VIALE 1° MAGGIO Z.A. RIPOLI
Località e Stato 64023 MOSCIANO S.ANGELO (TE)
ITALIA
tel. 0858071888
fax 0858071530
e-mail della persona competente,
responsabile della scheda dati di sicurezza info@sochilchimica.it
Resp. dell’immissione sul mercato: SOCHIL CHIMICA SRL
1.4. Numero telefonico di emergenza
Per informazioni urgenti rivolgersi a Centro Antiveleni Milano 02-66.10.10.29
SEZIONE 2. Identificazione dei pericoli.
2.1. Classificazione della sostanza o della miscela.
Il prodotto è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti). Il
prodotto pertanto richiede una scheda dati di sicurezza conforme alle disposizioni del Regolamento (CE) 1907/2006 e successive modifiche.
Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per la salute e/o l’ambiente sono riportate alle sez. 11 e 12 della presente scheda.
Classificazione e indicazioni di pericolo:
Corrosione cutanea, categoria 1B H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
Lesioni oculari gravi, categoria 1 H318 Provoca gravi lesioni oculari.
2.2. Elementi dell`etichetta.
Etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e successive modifiche ed adeguamenti.
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Avvertenze: Pericolo
Indicazioni di pericolo:
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
Consigli di prudenza:
P264 Lavare accuratamente con acqua dopo l’uso.
P280 Indossare guanti / indumenti protettivi e proteggere gli occhi / il viso.
P304+P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all`aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la
respirazione.
P310 Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI / un medico / . . .
Contiene: IDROSSIDO DI SODIO
EDTA, SALE TETRASODICO
ALCOOL C11 POLI(5-20)ETOSSILATO
AMMINA GRASSA ETOSSILATA
2.3. Altri pericoli.
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze PBT o vPvB in percentuale superiore a 0,1%.
SEZIONE 3. Composizione/informazioni sugli ingredienti.
3.1. Sostanze.
Informazione non pertinente.
3.2. Miscele.
Contiene:
Identificazione. Conc. %.
IDROSSIDO DI SODIO
CAS. 1310-73-2 2 – 5 Met. Corr. 1 H290, Skin Corr.
1A H314
CE. 215-185-5
INDEX. 011-002-00-6
EDTA, SALE TETRASODICO
CAS. 64-02-8 1 – 3 Acute Tox. 4 H302, Acute
Tox. 4 H332, Eye Dam. 1
H318
CE. 200-573-9
INDEX. –
ALCOOL C11 POLI(5-20)ETOSSILATO
CAS. 34398-01-1 1 – 3 Acute Tox. 4 H302, Eye Dam.
1 H318
CE. –
INDEX. –
DIPROPILEN GLICOL MONOMETILETERE
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CAS. 34590-94-8 0,5 – 1 Sostanza con un limite
comunitario di esposizione
sul posto di lavoro.
CE. 252-104-2
INDEX. –
AMMINA GRASSA ETOSSILATA
CAS. 61791-14-8 0 – 0,5 Acute Tox. 4 H302, Acute
Tox. 4 H312, Eye Dam. 1
H318, Skin Irrit. 2 H315,
Aquatic Chronic 2 H411
CE. –
INDEX. –
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO
CAS. 112-34-5 0 – 0,5 Eye Irrit. 2 H319
CE. 203-961-6
INDEX. 603-096-00-8
Nota: Valore superiore del range escluso.
Il testo completo delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della scheda.
SEZIONE 4. Misure di primo soccorso.
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso.
OCCHI: Eliminare eventuali lenti a contatto. Lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 30/60 minuti, aprendo bene le
palpebre. Consultare subito un medico.
PELLE: Togliersi di dosso gli abiti contaminati. Farsi immediatamente la doccia. Consultare subito un medico.
INGESTIONE: Far bere acqua nella maggior quantità possibile. Consultare subito un medico. Non indurre il vomito se non espressamente autorizzati dal
medico.
INALAZIONE: Chiamare subito un medico. Portare il soggetto all’aria aperta, lontano dal luogo dell’incidente. Se la respirazione cessa, praticare la
respirazione artificiale. Adottare precauzioni adeguate per il soccorritore.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati.
Per sintomi ed effetti dovuti alle sostanze contenute, vedere al cap. 11.
4.3. Indicazione dell`eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e trattamenti speciali.
Informazioni non disponibili.
SEZIONE 5. Misure antincendio.
5.1. Mezzi di estinzione.
MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI
I mezzi di estinzione sono quelli tradizionali: anidride carbonica, schiuma, polvere ed acqua nebulizzata.
MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI
Nessuno in particolare.
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5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela.
PERICOLI DOVUTI ALL’ESPOSIZIONE IN CASO DI INCENDIO
Evitare di respirare i prodotti di combustione.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all`estinzione degli incendi.
INFORMAZIONI GENERALI
Raffreddare con getti d’acqua i contenitori per evitare la decomposizione del prodotto e lo sviluppo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute.
Indossare sempre l’equipaggiamento completo di protezione antincendio. Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle
fognature. Smaltire l’acqua contaminata usata per l’estinzione ed il residuo dell’incendio secondo le norme vigenti.
EQUIPAGGIAMENTO
Indumenti normali per la lotta al fuoco, come un autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto (EN 137), completo antifiamma (EN469), guanti
antifiamma (EN 659) e stivali per Vigili del Fuoco (HO A29 oppure A30).
SEZIONE 6. Misure in caso di rilascio accidentale.
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza.
Bloccare la perdita se non c’è pericolo.
Indossare adeguati dispositivi di protezione (compresi i dispositivi di protezione individuale di cui alla sezione 8 della scheda dati di sicurezza) onde
prevenire contaminazioni della pelle, degli occhi e degli indumenti personali. Queste indicazioni sono valide sia per gli addetti alle lavorazioni che per gli
interventi in emergenza.
6.2. Precauzioni ambientali.
Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali, nelle falde freatiche.
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica.
Aspirare il prodotto fuoriuscito in recipiente idoneo. Valutare la compatibilità del recipiente da utilizzare con il prodotto, verificando la sezione 10.
Assorbire il rimanente con materiale assorbente inerte.
Provvedere ad una sufficiente areazione del luogo interessato dalla perdita. Verificare le eventuali incompatibilità per il materiale dei contenitori in
sezione 7. Lo smaltimento del materiale contaminato deve essere effettuato conformemente alle disposizioni del punto 13.
6.4. Riferimento ad altre sezioni.
Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate alle sezioni 8 e 13.
SEZIONE 7. Manipolazione e immagazzinamento.
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura.
Garantire un adeguato sistema di messa a terra per impianti e persone. Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle. Non inalare eventuali polveri o
vapori o nebbie. Non mangiare, nè bere, nè fumare durante l’impiego. Lavare le mani dopo l’uso. Evitare la dispersione del prodotto nell’ambiente.
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7.2. Condizioni per l`immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità.
Conservare solo nel contenitore originale. Conservare in luogo ventilato, lontano da fonti di innesco. Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi.
Mantenere il prodotto in contenitori chiaramente etichettati. Evitare il surriscaldamento. Evitare urti violenti. Conservare i contenitori lontano da eventuali
materiali incompatibili, verificando la sezione 10.
7.3. Usi finali particolari.
Informazioni non disponibili.
SEZIONE 8. Controllo dell`esposizione/protezione individuale.
8.1. Parametri di controllo.
Riferimenti Normativi:
CHE Suisse / Schweiz Valeurs limites d`exposition aux postes de travail 2012. / Grenzwerte am
Arbeitsplatz
GRB United Kingdom EH40/2005 Workplace exposure limits
IRL Éire Code of Practice Chemical Agent Regulations 2011
ITA Italia Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n.81
SVN Slovenija Uradni list Republike Slovenije 15. 6. 2007
EU OEL EU Direttiva 2009/161/UE; Direttiva 2006/15/CE; Direttiva 2004/37/CE;
Direttiva 2000/39/CE.
TLV-ACGIH ACGIH 2014
IDROSSIDO DI SODIO
Valore limite di soglia.
Tipo Stato TWA/8h STEL/15min
mg/m3 ppm mg/m3 ppm
WEL GRB 2
OEL IRL 2
TLV-ACGIH 2 (C)
DIPROPILEN GLICOL MONOMETILETERE
Valore limite di soglia.
Tipo Stato TWA/8h STEL/15min
mg/m3 ppm mg/m3 ppm
WEL GRB 308 50 PELLE.
OEL IRL 308 50 PELLE.
TLV ITA 308 50 PELLE.
MV SVN 308 50 PELLE.
OEL EU 308 50 PELLE.
TLV-ACGIH 606 100 909 150 PELLE.
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO
Valore limite di soglia.
Tipo Stato TWA/8h STEL/15min
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mg/m3 ppm mg/m3 ppm
VEL CHE 67 10 101,2 15
MAK CHE 67 10 101,2 15
TLV ITA 67,5 10 101,2 15
MV SVN 67,5 10
OEL EU 67,5 10 101,2 15
TLV-ACGIH 66 10
Legenda:
(C) = CEILING ; INALAB = Frazione Inalabile ; RESPIR = Frazione Respirabile ; TORAC = Frazione Toracica.
8.2. Controlli dell`esposizione.
Considerato che l’utilizzo di misure tecniche adeguate dovrebbe sempre avere la priorità rispetto agli equipaggiamenti di protezione personali, assicurare
una buona ventilazione nel luogo di lavoro tramite un’efficace aspirazione locale.
Per la scelta degli equipaggiamenti protettivi personali chiedere eventualmente consiglio ai propri fornitori di sostanze chimiche.
I dispositivi di protezione individuali devono riportare la mercatura CE che attesta la loro conformità alle norme vigenti.
Prevedere doccia di emergenza con vaschetta visoculare.
PROTEZIONE DELLE MANI
Proteggere le mani con guanti da lavoro di categoria III (rif. norma EN 374).
Per la scelta definitiva del materiale dei guanti da lavoro si devono considerare: compatibilità, degradazione, tempo di rottura e permeazione.
Nel caso di preparati la resistenza dei guanti da lavoro agli agenti chimici deve essere verificata prima dell’utilizzo in quanto non prevedibile. I guanti
hanno un tempo di usura che dipende dalla durata e dalla modalità d`uso.
PROTEZIONE DELLA PELLE
Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso professionale di categoria II (rif. Direttiva 89/686/CEE e norma EN ISO
20344). Lavarsi con acqua e sapone dopo aver rimosso gli indumenti protettivi.
PROTEZIONE DEGLI OCCHI
Si consiglia di indossare occhiali protettivi ermetici (rif. norma EN 166).
PROTEZIONE RESPIRATORIA
In caso di superamento del valore di soglia (es. TLV-TWA) della sostanza o di una o più delle sostanze presenti nel prodotto, si consiglia di indossare
una maschera con filtro di tipo B la cui classe (1, 2 o 3) dovrà essere scelta in relazione alla concentrazione limite di utilizzo. (rif. norma EN 14387). Nel
caso fossero presenti gas o vapori di natura diversa e/o gas o vapori con particelle (aerosol, fumi, nebbie, ecc.) occorre prevedere filtri di tipo combinato.
L`utilizzo di mezzi di protezione delle vie respiratorie è necessario in caso le misure tecniche adottate non siano sufficienti per limitare l`esposizione del
lavoratore ai valori di soglia presi in considerazione. La protezione offerta dalle maschere è comunque limitata.
Nel caso in cui la sostanza considerata sia inodore o la sua soglia olfattiva sia superiore al relativo TLV-TWA e in caso di emergenza, indossare un
autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto (rif. norma EN 137) oppure un respiratore a presa d’aria esterna (rif. norma EN 138). Per la corretta
scelta del dispositivo di protezione delle vie respiratorie, fare riferimento alla norma EN 529.
CONTROLLI DELL`ESPOSIZIONE AMBIENTALE.
Le emissioni da processi produttivi, comprese quelle da apparecchiature di ventilazione dovrebbero essere controllate ai fini del rispetto della normativa
di tutela ambientale.
SEZIONE 9. Proprietà fisiche e chimiche.
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali.
Stato Fisico liquido
Colore violetto
Odore Non disponibile.
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Soglia olfattiva. Non disponibile.
pH. 11
Punto di fusione o di congelamento. Non disponibile.
Punto di ebollizione iniziale. Non disponibile.
Intervallo di ebollizione. Non disponibile.
Punto di infiammabilità. Non disponibile.
Tasso di evaporazione Non disponibile.
Infiammabilità di solidi e gas Non disponibile.
Limite inferiore infiammabilità. Non disponibile.
Limite superiore infiammabilità. Non disponibile.
Limite inferiore esplosività. Non disponibile.
Limite superiore esplosività. Non disponibile.
Tensione di vapore. Non disponibile.
Densità Vapori Non disponibile.
Densità relativa. Non disponibile.
Solubilità miscibile
Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua: Non disponibile.
Temperatura di autoaccensione. Non disponibile.
Temperatura di decomposizione. Non disponibile.
Viscosità Non disponibile.
Proprietà esplosive Non disponibile.
Proprietà ossidanti Non disponibile.
9.2. Altre informazioni.
Informazioni non disponibili.
SEZIONE 10. Stabilità e reattività.
10.1. Reattività.
Non vi sono particolari pericoli di reazione con altre sostanze nelle normali condizioni di impiego.
10.2. Stabilità chimica.
Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose.
In condizioni di uso e stoccaggio normali non sono prevedibili reazioni pericolose.
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO: può reagire con ossidanti. Con l’ossigeno atmosferico può formare perossidi. Per reazione con l’alluminio può dare
idrogeno. Può formare miscele esplosive con l’aria.
10.4. Condizioni da evitare.
Nessuna in particolare. Attenersi tuttavia alla usuali cautele nei confronti dei prodotti chimici.
IDROSSIDO DI SODIO: esposizione all’aria, all’umidità e a fonti di calore.
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO: evitare il contatto con l’aria.
10.5. Materiali incompatibili.
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IDROSSIDO DI SODIO: acidi forti, ammoniaca, zinco, piombo, alluminio, acqua e liquidi infiammabili.
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO: sostanze ossidanti, acidi forti e metalli alcalini.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi.
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO: idrogeno.
SEZIONE 11. Informazioni tossicologiche.
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici.
In mancanza di dati tossicologici sperimentali sul prodotto stesso, gli eventuali pericoli del prodotto per la salute sono stati valutati in base alle proprietà
delle sostanze contenute, secondo i criteri previsti dalla normativa di riferimento per la classificazione.Considerare perciò la concentrazione delle singole
sostanze pericolose eventualmente citate in sez. 3, per valutare gli effetti tossicologici derivanti dall`esposizione al prodotto.
Il prodotto è corrosivo e provoca gravi ustioni e vescicolazioni sulla pelle, che possono comparire anche successivamente all’esposizione. Le ustioni
causano forte bruciore e dolore. A contatto con gli occhi provoca gravi lesioni e può causare opacità della cornea, lesione dell’iride, colorazione
irreversibile dell’occhio. I vapori e/o le polveri sono caustici per l’apparato respiratorio e possono provocare edema polmonare, i cui sintomi diventano
manifesti, a volte, solo dopo qualche ora.
I sintomi di esposizione possono comprendere: sensazione di bruciore, tosse, respirazione asmatica, laringite, respiro corto, cefalea, nausea e vomito.
L’ingestione può provocare ustioni alla bocca, alla gola e all’esofago; vomito, diarrea, edema, rigonfiamento della laringe e conseguente soffocamento.
Può avvenire anche perforazione del tratto gastrointestinale.
Il prodotto provoca gravi lesioni oculari e può causare opacità della cornea, lesione dell’iride, colorazione irreversibile dell’occhio.
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO: può essere assorbito per inalazione, ingestione e contatto cutaneo; è irritante per la pelle e specie per gli occhi. Si
possono avere danni alla milza. A temperatura ambiente il pericolo di inalazione è improbabile, per la bassa tensione di vapore della sostanza.
AMMINA GRASSA ETOSSILATA
LD50 (Orale).> 200 mg/kg
EDTA, SALE TETRASODICO
LD50 (Orale).1780 mg/kg
LC50 (Inalazione).> 1000 mg/m3
IDROSSIDO DI SODIO
LD50 (Orale).1350 mg/kg Rat
LD50 (Cutanea).1350 mg/kg Rat
2-(2-BUTOSSIETOSSI)ETANOLO
LD50 (Orale).3384 mg/kg Rat
LD50 (Cutanea).2700 mg/kg Rabbit
SEZIONE 12. Informazioni ecologiche.
Non essendo disponibili dati specifici sul preparato, utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell’ambiente.
Evitare assolutamente di disperdere il prodotto nel terreno, in fognature o corsi d`acqua. Avvisare le autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi
d’acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la vegetazione. Adottare misure per ridurre al minimo gli effetti sulla falda acquifera.
12.1. Tossicità.
IDROSSIDO DI SODIO
EC50 – Crostacei. 40,4 mg/l/48h
12.2. Persistenza e degradabilità.
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IDROSSIDO DI SODIO
Solubilità in acqua. > 10000 mg/l
Biodegradabilità: Dato non Disponibile.
DIPROPILEN GLICOL
MONOMETILETERE
Solubilità in acqua. mg/l 1000 – 10000
Rapidamente Biodegradabile.
2-(2-
BUTOSSIETOSSI)ETANOLO
Solubilità in acqua. mg/l 1000 – 10000
Rapidamente Biodegradabile.
12.3. Potenziale di bioaccumulo.
DIPROPILEN GLICOL
MONOMETILETERE
Coefficiente di ripartizione:
n-ottanolo/acqua.
0,0043
2-(2-
BUTOSSIETOSSI)ETANOLO
Coefficiente di ripartizione:
n-ottanolo/acqua.
1
12.4. Mobilità nel suolo.
Informazioni non disponibili.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB.
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze PBT o vPvB in percentuale superiore a 0,1%.
12.6. Altri effetti avversi.
Informazioni non disponibili.
SEZIONE 13. Considerazioni sullo smaltimento.
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti.
Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto sono da considerare rifiuti speciali pericolosi. La pericolosità dei rifiuti che contengono in parte questo
prodotto deve essere valutata in base alle disposizioni legislative vigenti.
Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione dei rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale.
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Il trasporto dei rifiuti può essere soggetto all`ADR.
IMBALLAGGI CONTAMINATI
Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla gestione dei rifiuti.
SEZIONE 14. Informazioni sul trasporto.
14.1. Numero ONU.
ADR / RID, IMDG,
IATA:
1824
14.2. Nome di spedizione dell`ONU.
ADR / RID: IDROSSIDO DI
SODIO IN
SOLUZIONE
IMDG: SODIUM
HYDROXIDE
SOLUTION
IATA: SODIUM
HYDROXIDE
SOLUTION
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto.
ADR / RID: Classe: 8 Etichetta: 8
IMDG: Classe: 8 Etichetta: 8
IATA: Classe: 8 Etichetta: 8
14.4. Gruppo d`imballaggio.
ADR / RID, IMDG,
IATA:
II
14.5. Pericoli per l`ambiente.
ADR / RID: NO
14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori.
ADR / RID: HIN – Kemler: 80 Quantità
Limitate 1 L
Codice di
restrizione in
galleria (E)
Disposizione Speciale: –
IMDG: EMS: F-A, S-B Quantità
Limitate 1 L
IATA: Cargo: Quantità
massima: 30
L
Istruzioni
Imballo: 855
Pass.: Quantità
massima: 1 L
Istruzioni
Imballo: 851
Istruzioni particolari: A3, A803
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14.7. Trasporto di rinfuse secondo l`allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC.
Informazione non pertinente.
SEZIONE 15. Informazioni sulla regolamentazione.
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela.
Categoria Seveso. Nessuna.
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l’Allegato XVII Regolamento (CE) 1907/2006.
Prodotto.
Punto. 3
Sostanze contenute.
Punto. 55 2-(2-
BUTOSSIETOSSI)ET
ANOLO
Sostanze in Candidate List (Art. 59 REACH).
Nessuna.
Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH).
Nessuna.
Sostanze soggette ad obbligo di notifica di esportazione Reg. (CE) 649/2012:
Nessuna.
Sostanze soggette alla Convenzione di Rotterdam:
Nessuna.
Sostanze soggette alla Convenzione di Stoccolma:
Nessuna.
Controlli Sanitari.
I lavoratori esposti a questo agente chimico pericoloso per la salute devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria effettuata secondo le
disposizioni dell’art. 41 del D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 salvo che il rischio per la sicurezza e la salute del lavoratore sia stato valutato irrilevante, secondo
quanto previsto dall’art. 224 comma 2.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica.
Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa contenute.
SEZIONE 16. Altre informazioni.
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Testo delle indicazioni di pericolo (H) citate alle sezioni 2-3 della scheda:
Met. Corr. 1 Sostanza o miscela corrosiva per i metalli, categoria 1
Acute Tox. 4 Tossicità acuta, categoria 4
Skin Corr. 1A Corrosione cutanea, categoria 1A
Skin Corr. 1B Corrosione cutanea, categoria 1B
Eye Dam. 1 Lesioni oculari gravi, categoria 1
Eye Irrit. 2 Irritazione oculare, categoria 2
Skin Irrit. 2 Irritazione cutanea, categoria 2
Aquatic Chronic 2 Pericoloso per l`ambiente acquatico, tossicità cronica, categoria 2
H290 Può essere corrosivo per i metalli.
H302 Nocivo se ingerito.
H312 Nocivo per contatto con la pelle.
H332 Nocivo se inalato.
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H318 Provoca gravi lesioni oculari.
H319 Provoca grave irritazione oculare.
H315 Provoca irritazione cutanea.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
LEGENDA:
– ADR: Accordo europeo per il trasporto delle merci pericolose su strada
– CAS NUMBER: Numero del Chemical Abstract Service
– CE50: Concentrazione che dà effetto al 50% della popolazione soggetta a test
– CE NUMBER: Numero identificativo in ESIS (archivio europeo delle sostanze esistenti)
– CLP: Regolamento CE 1272/2008
– DNEL: Livello derivato senza effetto
– EmS: Emergency Schedule
– GHS: Sistema armonizzato globale per la classificazione e la etichettatura dei prodotti chimici
– IATA DGR: Regolamento per il trasporto di merci pericolose della Associazione internazionale del trasporto aereo
– IC50: Concentrazione di immobilizzazione del 50% della popolazione soggetta a test
– IMDG: Codice marittimo internazionale per il trasporto delle merci pericolose
– IMO: International Maritime Organization
– INDEX NUMBER: Numero identificativo nell`Annesso VI del CLP
– LC50: Concentrazione letale 50%
– LD50: Dose letale 50%
– OEL: Livello di esposizione occupazionale
– PBT: Persistente, bioaccumulante e tossico secondo il REACH
– PEC: Concentrazione ambientale prevedibile
– PEL: Livello prevedibile di esposizione
– PNEC: Concentrazione prevedibile priva di effetti
– REACH: Regolamento CE 1907/2006
– RID: Regolamento per il trasporto internazionale di merci pericolose su treno
– TLV: Valore limite di soglia
– TLV CEILING: Concentrazione che non deve essere superata durante qualsiasi momento dell`esposizione lavorativa.
– TWA STEL: Limite di esposizione a breve termine
– TWA: Limite di esposizione medio pesato
– VOC: Composto organico volatile
– vPvB: Molto persistente e molto bioaccumulante secondo il REACH
– WGK: Classe di pericolosità acquatica (Germania).
BIBLIOGRAFIA GENERALE:
1. Regolamento (UE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH)
2. Regolamento (UE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP)
3. Regolamento (UE) 790/2009 del Parlamento Europeo (I Atp. CLP)
SOCHIL CHIMICA SRL Revisione n. 3
Data revisione 05/06/2015
BF2104 – SELF CAR Stampata il 05/06/2015
Pagina n. 13/13
4. Regolamento (UE) 453/2010 del Parlamento Europeo
5. Regolamento (UE) 286/2011 del Parlamento Europeo (II Atp. CLP)
6. Regolamento (UE) 618/2012 del Parlamento Europeo (III Atp. CLP)
7. Regolamento (UE) 487/2013 del Parlamento Europeo (IV Atp. CLP)
8. Regolamento (UE) 944/2013 del Parlamento Europeo (V Atp. CLP)
9. Regolamento (UE) 605/2014 del Parlamento Europeo (VI Atp. CLP)
– The Merck Index. – 10th Edition
– Handling Chemical Safety
– INRS – Fiche Toxicologique (toxicological sheet)
– Patty – Industrial Hygiene and Toxicology
– N.I. Sax – Dangerous properties of Industrial Materials-7, 1989 Edition
– Sito Web Agenzia ECHA
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Sono state apportate variazioni alle seguenti sezioni:
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